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Il Piccolo - 14 gennaio 2020

La fiaba di Gri-Gri il gatto pescatore oggi “miagola” in biblioteca

di Gianfranco Terzoli

Una fiaba moderna sulla diversità per (ri)scoprire una grande artista triestina e offrire uno spunto per affrontare con i più giovani temi di grande attualità come razzismo e bullismo. Oggi alle 17, alla biblioteca Guglia – nell’ambito di “C’era una volta a Muggia… #4” – verrà presentato il libro inedito “Gri-Gri e il paese dei gatti pescatori” (Olmis) scritto e illustrato da Maria Lupieri: «La prima parte – anticipa il direttore della biblioteca, Nicola Soia – sarà dedicata agli alunni della scuola media Nazario Sauro del Comprensivo Lucio, con cui si è instaurata una proficua collaborazione, con la lettura integrale della fiaba e la proiezione delle 24 tavole di corredo, per un approccio culturale al fenomeno del bullismo: dietro alla storia c’è una morale il cui messaggio confidiamo possa passare ai ragazzi. La seconda sarà rivolta a un pubblico adulto: Roberto Benedetti, studioso dell’archivio Lupieri, affronterà aspetti letterari e critici legati all’autrice e al rapporto con la sua grande amica Linuccia Saba, figlia del poeta Umberto. Il libro – spiega Benedetti – è un apologo: racconta una vicenda di gatti, ma dietro c’è una storia di diversità».
All’interno di una colonia felina di gatti neri, vive un gattino grigio. Sbeffeggiato ed emarginato, decide di andarsene e nel bosco vivrà una serie di avventure finché accadrà qualcosa che lo farà tornare alla società, che da allora lo guarderà con occhi diversi, accogliendolo come un eroe. «E’ – riprende il curatore – una storia che può essere raccontata ai bambini e interpretata dagli adulti. È sorprendente come, nel 1955 la Lupieri scrivesse una storia così, perché il razzismo non era ancora dibattuto come lo sarà negli anni ’60, ma la diversità c’è sempre stata e lei la tocca in tanti suoi lavori».

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